Più rispetto per i bikers!!!
Da dove iniziare??? A si, da una bellissima frase di uno pseudo bikers prorider, che in tempi non sospetti, solo perché avevo criticato un evento a lui caro, mi consigliava di dedicarmi alle cicloturistiche, bhè, detto fatto!!! Quest’anno nel Lazio parteciperò solo a cicloturistiche ed eventi similari, come se partecipare a questi eventi fosse una vergogna, tutt’altro, alcuni sono organizzati meglio di, tra virgolette, gare di rilievo.
Ascoltando e scambiando opinioni con altri appassionati di Mountain Bike, e contestualmente all’esponenziale crescita di questo meraviglioso movimento, saranno molti i bikers che si dirotteranno in Cicloturistiche e Randonèe.
Con ciò non si vuole demonizzare le gare, tutt’altro, sono un ottimo strumento per divulgare lo sport, il rispetto per la natura e aggregazione, senza tralasciare la promozione di territori bellissimi. Però purtroppo, cavalcando l’onda del fenomeno, Enti di Promozione Sportiva, Associazioni e quant’altro, hanno sempre più speculato, tagliando servizi essenziali, sicurezza e soprattutto il piacere di pedalare.
Molti non capiscono che noi Amatori, con la A maiuscola, non puntiamo alle vette della classifica, anche se quando montiamo in sella, ci scende la carogna e ci sentiamo tutti un po’ ciclisti e cerchiamo di dare tutto noi stessi, ma solo a livello personale, solo per battere il compagno di squadra, o per migliorare il tempo di una salita di pochi secondi, tagliare il traguardo con i crampi anche sui capelli e sapere di aver dato tutto noi stessi, anche se si è gli ultimi ad arrivare, solo per esserci stati, in quanto la fatica e la sofferenza è uguale per tutti. Ma questo, molti “fenomeni” non lo capiscono, per poi prendere schiaffi a destra e a manca, le critiche bisogna saperle accettare, anche semplicemente per migliorarsi, basta poco.
Il 2017 si apre con gli abbonamenti in calo, i numeri non mentono mai, con l’eccezione, e ne sono davvero contento, del Circuito Terre Ciociare dove nel 2016 hanno fatto un ottimo lavoro proprio nei servizi essenziali, curando ogni aspetto, con ristori abbondanti e in punti cruciali, conquistando i bikers da un 20% a un 150%. Docce efficienti, pasta party gustosi e tanto divertimento per tutti e soprattutto garantiti anche agli ultimi arrivati. Di questo neo circuito posso parlare solo del Marathon Monte Calvo, Granfondo Campo Lupino e Lepini Bike Race, davvero organizzate bene, nel rispetto di tutti. Invece in altri circuiti si va da un meno 15% ad un meno 50% di abbonati come ad esempio per il Marathon Lazio. Per non parlare delle iscrizioni delle singole gare, dove si arriva anche ad un meno 30% di iscrizioni, come ad esempio al Marathon dei Monti Aurunci, oppure un lieve calo della Granfondo del Monte Argentario, dove tutto sommato l’organizzazione del 2016 è stata discreta. Di seguito la lista delle gare più importanti nel Lazio:
- Granfondo del Monte Argentario -5%
- Marathon dei Monti Aurunci -30%
- Marathon Monte Calvo +20%
- Granfondo Mari & Monti -20%
- Granfondo Lago di Bracciano -25%
- Granfondo Selva della Roccaccia -10%
- Marathon dei Monti Lucretili (non esiste un archivio storico: 38 arrivati al Marathon + 170 alla Granfondo)
- Granfondo Est! Est!! Est!! -21%
Tutte queste gare hanno avuto il proprio apice nel 2016, e nel 2017 sono tutte calate sostanzialmente, ad eccetto della Marathon Monte Calvo, in quanto i ragazzi di Amaseno sono stati gli unici a tenere alto il livello dei servizi. Non è Pasqual3 che si inventa nulla, i numeri parlano da solo, e se continuano in questa direzione, andrà ancora peggio.
Ecco perché quest’anno ho deciso, come tanti altri bikers, di partecipare a meno eventi, ma dove esiste ancora il rispetto per tutti i bikers, capaci e meno dotati, dove non ti fanno mancare il minimo indispensabile, dove la bici e il biker sono i protagonisti, ed è un vero peccato perché il Lazio può offrire molto, basti pensare che alla Dolomiti Superbike, evento a carattere internazionale, i partecipanti del Lazio si attestano al 5° posto, e non siamo proprio dietro l’angolo.
Fortunatamente, ci sono ancora persone che credono e si impegnano per questo movimento in continua crescita, proprio perché la mountain bike è accessibile a tutti, ma proprio a tutti, e ci sono eventi come la Terre di Vejo organizzata da MTB Formello, associazione molto attiva nel territorio.
Il 2017 è cominciato con il Tour dei Casati Antichi ottimamente organizzato dall’ASD Village Bike School Ladispoli – Cicli Montanini, dove hanno partecipato circa 200/250 bikers ad ogni singola tappa, nonostante le condimeteo avverse, e dove l’intero ricavato andrà a sostegno di Duchenne Parent Project Onlus.
Quasi tutti gli eventi del centro/nord, hanno aumentato le iscrizioni, e questo qualcosa vorrà pur significare. Personalmente nel 2017, come già accennato, ho deciso di partecipare a meno eventi nel Lazio, e a più eventi dalla Toscana in su, e come me, moltissimi altri bikers, e non ne vado fiero, in quanto il territorio Laziale merita moltissimo. Come non parteciperò alla Colli Albani del 10 ottobre 2017, dove i prezzi esagerati delle iscrizioni (30/35€) non valgono la spesa, eppure era una gara a cui tenevo molto, visto che gran parte delle mie uscite/allenamenti si svolgono proprio dove ci sarà la gara. Pazienza!!!
Purtroppo nei ultimi anni alcune Associazioni del territorio hanno ben pensato di fare solo cassa, per carità devono anche guadagnare, in quanto la mole di lavoro è tantissima, ma quantomeno devono garantire i servizi basilari a tutti, dal primo arrivato, all’ultimo mantenendo la stessa dignità. Ricordo che l’80% degli amatori che partecipano a questi eventi, sono semplici appassionati, che non fanno classifica, ma che portano i soldi a questi eventi.
Come sarà il futuro? Sinceramente non lo so, non ho il dono della prevegenza, ma credo che bisognerà lavorare moltissimo sulla qualità dei tracciati e soprattutto dei servizi, come l’assistenza medica più presente nei campi gara, ristori sempre riforniti soprattuto non può e non deve mancare l’acqua, pasta party più semplici, un’idea potrebbe essere di eliminare il secondo, in quanto è più laborioso prepararlo e concentrarsi su un ottimo primo e un contorno. Dare un pacco gara decente, magari con prodotti/campioni per la manutenzione della bici, oppure qualcosa che ricorda a tutti l’evento, ma soprattutto creare degli eventi collaterali per coinvolgere le famiglie che i bikers portano sui campi gara.
Ho scritto questo articolo dopo la mia Dolomiti Superbike, e anche quest’anno sono riusciti a migliorare una macchina già perfetta, il che dimostra che si può sempre migliorare, dove al centro di tutti vi erano i bikers, dove per un’istante, ovvero il momento in cui si è attraversato il traguardo, ognuno di noi si è “emozionato” ed è una sensazione che porteremo sempre con noi.
Lo so, a molti non piacerà cosa ho scritto, non ci crederanno, ma sono il primo ad essere dispiaciuto, potevo divertirmi vicino casa, e invece ho dovuto centellinare la partecipazione alle gare di mountain bike e sostenere spese maggiori per andare altrove. Speriamo che nel 2018 la situazione cambi radicalmente!!!
Ora, testa e gambe alla mia prima partecipazione alla 3Epic.
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